IFCA Slalom Youth e Master 2018
Per l’Italia titolo iridato master all’atleta del Circolo Surf Torbole Andrea Cucchi; bronzo di Andrea Rosati. Secondo Gran Master Marco Begalli e ancora il Circolo Surf Torbole al terzo posto con Markus Purwitzer (AUT-15). Argento Junior femminile alla triestina Anna Biagiolini; primo under 15 il sardo Nicolò Spanu e primo under 13 il calabrese Matteo Azzarà
Conclusi al Circolo Surf Torbole, sul Garda Trentino, dopo sei giorni di regate, attese, tentativi di fare qualche ulteriore batteria con il tempo capriccioso e il vento altalenante, i Campionati del Mondo IFCA Slalom Youth e Master. Enorme il lavoro dello staff in acqua e a terra del circolo Surf Torbole, ma anche dei due Comitati di regata FIV, presieduti da Claudio Alessandrello ed Ezio Ferin, che sono sempre stati pronti a prendere il vento, persino la mattina presto dell’ultimo giorno di gare in programma, in cui i regatanti e lo staff si sono ritrovati al circolo alle 6 del mattino. Nonostante gli sforzi di sabato, con uscita in acqua sia la mattina che il pomeriggio non si è riusciti a completare un’altra gara di slalom per il vento che è durato troppo poco con intensità sufficiente per concludere regate valide. Il regolamento infatti prevede partenze con un minimo di vento di 11 nodi, che in giornate molto variabili come quelle degli ultimi giorni non è stato mai costante. La classifica dunque è rimasta invariata rispetto a tre giorni fa, dopo che-grazie alle prime due giornate con condizioni molto belle con raffiche anche sui 20 e più nodi, junior e donne avevano completato tre tabelloni e gli youth e master due. Per i quasi 170 partecipanti provenienti da 20 nazioni l’occasione di conoscere un territorio come l’Alto lago di Garda Trentino, tempio degli sport outdoor e in particolare del windsurf. Colombia, Perù, Aruba, Guadalupa, Nuova Caledonia i Paesi più lontani rappresentati a questo mondiale; alta la partecipazione francese, turca, italiana.
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Robert Hofmann a più di 50 nodi!
Robert ci racconta:
“Da inizio 2017 mi ero prefisso di andare a tentare il record di velocità nel canale artificiale di Luderitz in Namibia! Un sogno che volevo si avverasse! Mi ero preparato con parecchie sessioni di Speed durante l’anno nel sud della Francia (La Franqui) raggiungendo velocità di spicco sui 48.5 nodi (89,8 km/h) in mare aperto e segnando il miglior tempo mondiale nel mese di Ottobre su sito gps-speedwindsurfing.com! Dopo 9 mesi di palestra, costruzione di una tavola Speed Custom AV Boards di Grosseto e alcune pinne nuove assimetriche ero pronto per partire per il canale!
Il 3 Novembre volo a Citta del Capo, e poi in macchina mi guido i 1.200 km fino a Luderitz in una natura mozzafiato! Poi arrivato a Luderitz purtroppo la prima settimana di canale da solo due giornate con vento sui 25-28 nodi che mi aiutano un pochino a prendere l’occhio con il canale, ma purtroppo anche a distruggere due delle mie migliori pinne su delle rocce in partenza! Porto le mie pinne da un “local” che riesce a rimetterle in sesto, anche se non come prima!
Poi finalmente la seconda settima le previsioni sono per buon vento! Già da inizio settimana si prevede un “Big Wednesday”, ma già il martedi con vento 25-34 nodi mi da la possibilità di settare l’attrezzatura! Poi finalmente Mercoledi 15 Novembre alle ore 14 e 21 minuti arriva il mio momento… scendo il canale con raffiche sui 40-45 nodi con una velocità massima di 52,50 kn e riesco a fare una media di 50,01 kn!!! Record personale e 12° tempo mai registrato nella storia del Windsurf!! Poi dopo scopro che ho fatto altre 2 run sui 49,5 nodi sui 500m. Il tutto con vela LoftSails Speed 5.4, Tavola AV Custom 39,5 cm e pinna Z-Fins assy da 19 cm!
Ma la soddisfazione di lasciare tutti i grandi dello Speed dietro, che vengono da parecchi anni nel canale, mi appaga di tutte le fatiche e sacrifici che ho fatto! Un impresa fatta, che sarebbe come dire le prime persone che sono salite in cima al Mount Everest …o forse il numero di persone che sono state sulla luna!
Volevo velocemente chiarire perchè ho deciso di tentare il record Nazionale sotto bandiera Tedesca. Il primo motivo è quello che il record “Italiano” di Partick Diethelm è di 52,33 nodi (anche qui un gioco di passaporti, che così ha lasciato il record Svizzero a suo fratello). Quello tedesco è di 50,27 nodi (sfiorato da me di poco). Ma da parte della Starboard Germania c’era una bella ricompensa in palio a chi avesse battuto il record Tedesco! Ma il fatto che io mi sia presentato con ITA-11 nella vela dimostra dove sta il cuore!
Ora con calma deciderò quando tornare nel canale per affrontare l’ultima “sfida” rimasta quella di abbattere il muro psicologico dei 54 nodi (100 km/h) che ho mancato di poco (97,2 km/h).”
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Robert Hofman stupisce ancora
Eastbay – Yachting Club Anzio si unisce alle congratulazioni per la vittoria del socio atleta Robert Hofmann.
Vice campione mondiale Master nella disciplina dello Speed in Costa Calma a Fuerteventura, nel “Dunkerbeck
Gps Speed Challenge”
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Andrea Rosati Campione del Mondo IFCA 2017
La Eastbay – Yachting Club Anzio si unisce alle congratulazioni per la vittoria del socio atleta Andrea Rosati al campionato del mondo IFKA.
Il Windsurf italiano attraversa un momento di grazia e colleziona il suo secondo titolo Mondiale in pochi mesi. Dopo quello storico di Matteo Iachino, primo italiano a vincere il titolo professionisti PWA slalom, nell’ottobre scorso, ora è Andrea Rosati, romano, a conquistare il titolo Mondiale IFCA Slalom Youth & Master a Hyères, in Francia, per la quinta volta, un record. Marco Begalli, anche lui di Roma, sale sul podio più basso come terzo assoluto e primo della categoria Grand Masters. Da segnalare anche l’ottimo settimo posto negli Youth del giovane Francesco Scagliola, ancora diciassette anni da compiere, e gli altri buoni piazzamenti di Davide Meloni e Jacopo Renna, sempre tra gli Youth.
Il nuovo Campione del Mondo IFCA, Andrea Rosati: “E’ stato un campionato incredibile per le condizioni meteo, tutti i giorni un bel vento. Le previsioni invece davano vento forte il primo giorno e leggero i successivi. Così avevo scelto due tavole grandi e due piccole. La scelta mi ha penalizzato, perché la maggior parte delle prove era da tavola media. Inoltre veniva scelto sempre il campo di regata con meno vento. Nonostante ciò sono riuscito nell’impresa. Le prove che ho vinto le ho vinte nella partenza, poi ho pensato a marcare stretto il mio avversario diretto (Ludo Jossin, lo spagnolo arrivato secondo, NDR) cercando di metterlo nelle condizioni peggiori di gara”.
Marco Begalli: “Con Francesco Scagliola ci siamo subito resi conto, appena arrivati, che non sarebbe stato facile viste le previsioni che davano vento forte per tutta la settimana. Eravamo indecisi su cosa stazzare, alla fine la vela è la più grande 9.4 e la più piccola 7 metri come da previsione. Il vento è stato medio forte e abbiamo battuto il record di più di 360 partenze. Nei master, dopo tante battaglie fatte in acqua con Andrea Rosati e Ludovic Jossin, sono riuscito ad arrivare terzo e primo gran master, togliendomi la soddisfazione di vincere anche due finali. Sono molto contento del risultato, il livello era molto alto sia nei master che negli youth”.
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